Intervenire sui trasporti non è sufficiente per ridurre significativamente le emissioni di gas serra. È fondamentale considerare anche il settore della produzione energetica, che, nonostante i grandi investimenti nelle energie rinnovabili negli ultimi anni, rimane uno dei più inquinanti al mondo.
Tuttavia, il futuro sembra promettere un cambiamento in tal senso. Un esempio è Enel, che ha recentemente delineato la sua roadmap di decarbonizzazione nel Zero Emissions Ambition Report. Questo documento descrive le varie tappe che porteranno il Gruppo a ridurre notevolmente la sua carbon footprint.
La strategia presentata nel rapporto si basa su obiettivi specifici di riduzione dei gas serra, validati dalla Science Based Target initiative (SBTi) nel dicembre 2022 e allineati alla limitazione del riscaldamento globale a 1,5°C. Gli obiettivi includono:
- Riduzione delle emissioni dirette derivanti dalla generazione di energia elettrica dell’80% nel 2030 e del 100% nel 2040;
- Riduzione delle emissioni dirette e indirette derivanti dalla vendita di energia del 78% nel 2030 e del 100% nel 2040;
- Riduzione delle emissioni indirette derivanti dalla vendita di gas nel mercato retail del 55% entro il 2030 e del 100% nel 2040.
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Per raggiungere questi ambiziosi target, il Gruppo ha pianificato una serie di azioni concrete:
- Entro il 2025, le fonti rinnovabili rappresenteranno il 75% della produzione totale di Enel;
- La dismissione di tutte le centrali a carbone entro il 2027;
- Entro il 2040, tutta la capacità installata sarà al 100% rinnovabile, e il Gruppo avrà cessato le attività di generazione termoelettrica e di vendita di gas nel mercato retail.
Enel ha già intrapreso il percorso verso la decarbonizzazione, come definito nel Piano Strategico 2023-25 annunciato lo scorso novembre. Fino al 2025, verranno investiti 37 miliardi di euro, di cui 17 miliardi dedicati alle energie rinnovabili e 15 miliardi alle reti.
La strategia di Enel coinvolgerà tutti gli attori della società, dai governi ai fornitori, passando per i clienti privati. Inoltre, il Gruppo sta collaborando con 20 associazioni internazionali, tra cui il Global Compact delle Nazioni Unite e il World Business Council for Sustainable Development, con l’obiettivo di sostenere la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.
Fonte: Energiaoltre