Come calcolare l’impronta di carbonio degli pneumatici per veicoli elettrici

Le auto elettriche e l’impatto ambientale: non solo emissioni zero

Nonostante le auto elettriche siano spesso associate a emissioni zero, la realtà è un po’ più complessa. Infatti, anche se queste vetture non emettono gas serra o sostanze inquinanti durante la guida, non sono completamente esenti da responsabilità ambientali. Un elemento spesso trascurato in questo contesto sono gli pneumatici.

Gli pneumatici delle auto elettriche: un peso non trascurabile

Le auto elettriche, a causa delle pesanti batterie di trazione montate sotto il pianale, tendono ad essere più pesanti dei veicoli a combustione di circa il 20-30%. Questo peso extra si riflette sugli pneumatici, che subiscono un’usura maggiore, producendo una quantità superiore di particolato che finisce nell’ambiente.

Per affrontare questa problematica, l’Università Federico II di Napoli ha sviluppato un prototipo di auto elettrica dotata di un sistema di rilevamento delle polveri sottili emesse dagli pneumatici. Il sistema, chiamato Partenope (acronimo di Particulate Analysis Research on Tire Emissions and Optimization in the Environment), è stato installato su una Tesla Model Y e presentato all’evento nazionale dedicato alla mobilità sostenibile, Most 2025, tenutosi a Roma l’11 e il 12 novembre.

Partenope: un sistema innovativo per monitorare le emissioni degli pneumatici

Il cuore del sistema Partenope è montato nella parte posteriore della Tesla Model Y, occupando l’intero spazio dell’abitacolo e del bagagliaio. Un lungo tubo con un bocchettone finale è posizionato vicino alla ruota destra, dove raccoglie le particelle di PM1, PM2.5 e PM10. Queste particelle vengono poi trasportate all’interno del sistema e misurate in tempo reale.

Il progetto, ancora in fase di sviluppo, ha l’obiettivo di analizzare il rapporto tra lo stile di guida degli automobilisti e l’incidenza sulle emissioni di particolato. In particolare, si concentra su tre tipi di particolato: PM10, particelle con diametro inferiore a 10 micrometri che si fermano alle vie respiratorie superiori; PM2.5, particelle più fini che penetrano fino ai bronchi e agli alveoli polmonari; e PM1, particelle ultrafini che possono entrare nel sangue e raggiungere organi interni, rappresentando le più pericolose.

In conclusione, sebbene le auto elettriche rappresentino un passo avanti significativo verso una mobilità più sostenibile, è importante considerare tutti gli aspetti del loro impatto ambientale. Progetti come Partenope dimostrano che c’è ancora molto da fare per ridurre ulteriormente l’impatto delle auto elettriche sull’ambiente.